Albania: il nido degli autoctoni

Flori Uka, professional winemaker and sommelier

Non solo spiagge dorate e vacanze low cost dall’altro lato dell’Adriatico. Il Paese delle aquile è infatti regno di antichissime tradizioni adagiate su uno stile rurale, vitigni autoctoni e piccole produzioni pronte a far breccia nel mercato globale. Siamo andati a scovarle in lungo e in largo per il Paese fino a ritrovarle, riunite sotto l’egida di una propria associazione, durante l’ultima edizione di Open Balkan, evento tenutosi a Belgrado dal 16 al 19 novembre. Quattro produttori provenienti da latitudini diverse ma con una visione simile: riprendere il volo.

Parola al loro leader, Flori, albanese dall’accento italiano e titolare di UKA, una Cantina che sogna di racchiudere la variegata traccia albanese nei propri vini.

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